I 10 principali KPI [Key Performance Indicator (Indicatore chiave di performance)] in materia di salute e sicurezza sul lavoro

La salute e la sicurezza sul posto di lavoro dovrebbero costituire la priorità assoluta per qualsiasi azienda o individuo. Se chiedete a un amministratore delegato o a un CEO (Chief Executive Officer) in che modo misurano le performance della propria azienda, menzioneranno almeno uno dei seguenti argomenti: profitto, ritorno sull’investimento o quota di mercato. La positività è una caratteristica comune di queste misurazioni, in quanto rivelano i risultati positivi piuttosto che gli aspetti negativi. Se alle stesse persone viene chiesto come misurano gli indici di salute e sicurezza sul lavoro, citeranno le statistiche sugli infortuni.

La performance aziendale è soggetta a un’ampia gamma di misurazioni positive; tuttavia, in termini di salute e sicurezza, spesso si riduce a due sole misurazioni negative: infortuni e giorni di congedo per malattia dei dipendenti. Questa misurazione, anche se irrilevante se considerata nel corso degli anni, non garantisce il pieno controllo dei rischi, né l’impedimento di infortuni futuri. È vero che le aziende avrebbero una probabilità straordinariamente bassa di incidenti sul lavoro, ma ciò non esclude che possano sussistere rischi maggiori. Questo è un indicatore ingannevole delle prestazioni di sicurezza.

Ecco alcuni problemi con le attuali statistiche in materia di salute e sicurezza:

  • Segnalazione insufficiente: concentrarsi sui tassi di infortunio come misurazione, soprattutto se correlati a schemi basati su incentivi, può portare alla mancata segnalazione degli incidenti
  • I tassi di infortunio non riflettono la potenziale gravità di un evento, ma solo la conseguenza
  • È probabile che i dipendenti siano in congedo per malattia per motivi che non riflettono la gravità dell’evento
  • Un basso tasso di infortuni può portare all’autocompiacimento sul posto di lavoro
  • Le statistiche sugli infortuni riportano i risultati e non le cause

Perché misurare le performance in materia di salute e sicurezza?

La misurazione è parte di qualsiasi processo gestionale, sia che lavoriate nel settore finanziario, nella produzione o nella fornitura di servizi. La salute e la sicurezza sono altrettanto importanti e il processo dovrebbe essere trattato allo stesso modo. L’obiettivo principale delle misurazioni in termini di salute e sicurezza sul lavoro è quello di fornire informazioni sull’andamento e sullo stato delle attività all’interno di un’azienda, per gestirne i rischi di infortunio o di malattia.

Le statistiche sulla salute e sulla sicurezza mantengono operativi i relativi processi di gestione in essere e aiutano a controllare i rischi. Ecco i quattro fattori chiave efficaci per controllare i rischi:

  1. Fornire informazioni sul funzionamento dell’impianto
  2. Identificare le aree in cui è richiesta un’azione correttiva
  3. Fornire una base per lo sviluppo continuo
  4. Fornire feedback e motivazione

Cosa misurare (KPI)


Gli indicatori chiave di prestazione (KPI) in materia di salute e sicurezza sono valori misurabili utilizzati per monitorare i progressi di obiettivi specifici all’interno del luogo di lavoro. Esistono molte aziende che non hanno neanche preso in considerazione l’aggiunta di KPI ai loro obiettivi in termini di salute e sicurezza oltre alla valutazione degli attuali rapporti sugli infortuni. È probabile che pensiate che la vostra azienda non li richieda, o che i vostri dipendenti corrano rischi minimi lavorando in settori come l’IT (Information Technology) o il marketing, ma, come abbiamo detto prima, ciò indica un completo autocompiacimento e una mancanza di cognizione del significato di salute e sicurezza.

I KPI non riguardano soltanto la misurazione degli infortuni sul lavoro che riguardano solo la parte della sicurezza. Nell’equazione, la parte della salute è altrettanto importante; minore è il numero di giorni di congedo per malattia richiesti dal vostro personale, maggiore è l’efficienza della vostra azienda.

Abbiamo evidenziato i nostri primi 10 KPI tra quelli che consideriamo i più efficaci in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Sarebbe opportuno utilizzarli come guida. Ogni azienda avrà esigenze e obiettivi unici, ma ciò costituirà un buon punto di partenza e ci auguriamo possa fornire alcuni spunti di conversazione all’interno della vostra azienda. Per ciascuno dei nostri primi 10 KPI, forniamo una breve descrizione del funzionamento e della relativa implementazione.

1. Numero di incidenti o sinistri segnalati

Rappresenta il pane quotidiano dei KPI in materia di salute e sicurezza. Ogni azienda o organizzazione dovrebbe computare il numero di incidenti segnalati e il risultato dovrebbe essere utilizzato sempre come principale punto di riferimento. In alcuni Paesi questo KPI deve essere implementato per legge e, a richiesta, verranno resi disponibili i risultati. Assicuratevi di tenere d’occhio il numero di incidenti segnalati quando, nel posto di lavoro, vengono introdotti nuovi processi o nuovi macchinari o avviene un cambiamento.

2. Segnalazione di incidenti mancati

Altrettanto importante quanto la segnalazione degli incidenti è la segnalazione di incidenti mancati o minori, quali piccoli urti e graffi che i dipendenti potrebbero non sentirsi obbligati a segnalare. Come abbiamo accennato in precedenza, questo può portare all’autocompiacimento. È opportuno segnalare incidenti minori per prevenire potenziali disastri futuri. Il monitoraggio di questo tipo di incidenti dipende fortemente dai dipendenti, pertanto assicuratevi che questo KPI sia comunicato in modo efficace e che siano disponibili i canali corretti per segnalare tali incidenti senza timore di ritorsioni.

3. Guasti alle attrezzature

A volte i guasti alle attrezzature possono non essere considerati come un indicatore chiave di incidenti di salute e sicurezza. Il guasto ripetitivo delle attrezzature non solo riduce la produttività, ma può costituire un importante indicatore della probabilità che si verifichi un potenziale pericolo a causa dello stato dell’apparecchiatura.

4. Formazione dei dipendenti

La formazione dei dipendenti è fondamentale per qualsiasi azienda, sia in relazione alla salute e alla sicurezza di base sul posto di lavoro che alla sicurezza relativa all’uso di macchinari pesanti. Assicurarsi che i dipendenti siano pienamente consapevoli delle procedure e delle politiche in materia di salute e sicurezza della propria azienda è essenziale per promuovere una cultura della sicurezza. Ogni azienda dovrebbe tenere traccia dei record di formazione di ogni dipendente non solo per motivi di conformità, ma per dimostrare un approccio proattivo per raggiungere i propri obiettivi generali in termini di salute e sicurezza. Tenere traccia dei record dei dipendenti evidenzierà anche l’esigenza di qualche riqualificazione durante l’anno che potrebbe essere necessaria, soprattutto in caso di un eventuale aggiornamento delle politiche.

5. Quantità media di ore di straordinario per persona

La quantità media di ore di straordinario per dipendente è un ottimo KPI per calcolare la quantità di tempo impiegato oltre il normale orario di lavoro. Il concetto alla base di questa misurazione è che se un’azienda riesce a gestire il proprio carico lavorativo, mantenendolo basso, la possibilità di affaticamento sul posto di lavoro è inferiore, con conseguente minor numero di incidenti. Questo KPI non è sempre riferibile a ogni settore lavorativo, pertanto deve essere valutato attentamente in base alle singole esigenze. In media, un dipendente a tempo pieno nell’Unione europea lavora 36,2 ore a settimana, ma secondo il diritto del lavoro dell’UE non può lavorare più di 48 ore.

6. Indice di soddisfazione per l’ambiente lavorativo

Si tratta di un KPI che andrebbe misurato dal dipartimento delle risorse umane con un’indagine sulla soddisfazione complessiva dell’azienda. Si tratta di chiedere ai dipendenti di fornire un feedback sulla propria soddisfazione dell’ambiente lavorativo, vale a dire degli spazi circostanti, dei bureau, della rumorosità degli uffici, degli edifici, delle strutture ecc. nonché sul proprio stato di salute emotiva e mentale durante l’orario lavorativo. I punteggi bassi potrebbero indicare problemi relativi alla salute di un dipendente, non solo fisica ma soprattutto mentale. Non abbiate timore di attivare canali di supporto per la salute mentale dei dipendenti. Comunicate con questi canali e riferite loro che le informazioni verranno mantenute riservate.

7. Valutazione della forma fisica

Questa è un’area grigia in quanto molti dipendenti non si sentono a proprio agio a condividere i risultati di un controllo sanitario, ma in alcune circostanze o settori, per svolgere determinati lavori all’interno di un’azienda, è necessario mettere in atto detti controlli. Se ritenete che questa non sia un’area che debba necessariamente essere misurata, allora potrebbe essere molto utile offrire controlli sanitari gratuiti o accesso a programmi di fitness, come, ad esempio, l’abbonamento a una palestra, per incoraggiare uno stile di vita sano. Garantendo un livello di forma fisica dei vostri dipendenti complessivamente buono, il rischio fisico di lesioni si riduce. È possibile misurare questo successo attraverso l’adozione di tali programmi e il livello di soddisfazione attraverso un’indagine annuale.

8. Giorni produttivi

Come accennato nell’introduzione, i KPI in materia di salute e sicurezza si basano su cifre negative, sul computo dei numerosi giorni di congedo e di assenza dal lavoro a causa di malattie o infortuni. Questo KPI è un approccio positivo per calcolare il numero di giorni di lavoro produttivo svolto con successo in base alla percentuale di ore lavorative effettive. Può essere misurato su base settimanale, mensile e annuale e può essere monitorato attentamente ogni qualvolta vengano introdotti cambiamenti in materia di salute e sicurezza, quali corsi di formazione o nuove attrezzature sul posto di lavoro, consentendovi di osservare l’impatto di tali politiche e di effettuare, di conseguenza, qualsiasi modifica.

9. Formazione del gruppo dirigenziale in materia di salute e sicurezza

Abbiamo già accennato alla formazione sulla salute e sicurezza dei dipendenti, tuttavia, per svolgere la formazione di base e le valutazioni dei rischi, è importante che ci siano leader chiave all’interno di un’azienda. Tenere traccia della formazione manageriale può essere fondamentale, soprattutto in presenza di un elevato turnover del personale o di cambiamenti di ruolo all’interno di un’azienda.

10. Tempo medio per la risoluzione dei rischi

Se disponete di una piattaforma che vi assiste nella gestione dei rischi, sarete anche in grado di computare il tempo necessario per risolvere gli incidenti sin dal momento in cui vengono segnalati. Questo è molto simile a qualsiasi sistema di supporto IT; una volta che un utente segnala un problema, viene monitorato fino al completamento. Una risoluzione rapida implicherà l’attuazione delle politiche attualmente in vigore e una risposta ritardata potrebbe spingervi a indagare e a valutare le vostre politiche attuali.

Ogni azienda avrà i propri obiettivi in materia di salute e sicurezza e comprendiamo che questi primi 10 KPI non sono per tutti, ma sottolineano l’importanza e, auspicabilmente, il ragionamento in base al quale dare la priorità ai KPI. La salute e la sicurezza dei lavoratori rappresentano un fattore chiave per l’efficienza e il rendimento di qualsiasi azienda.

Questo articolo è solo a scopo informativo. Per attuare misure di salute e sicurezza sul posto di lavoro, chiedere sempre il parere di esperti professionisti

Total
0
Shares
Messaggio precedente

Calzature protettive

Messaggio successivo

Parliamo di Brexit – Nuove norme di conformità

Pubblicazioni simili